Ce qu'espionner veut dire
Date
2011
Authors
Bleton, Paul
Journal Title
Journal ISSN
Volume Title
Publisher
Dalhousie University. Electronic Text Centre
Abstract
his article is complementary to a forthcoming book (La Cristallisation de l'ombre, PULIM, 2011), dealing with the French spy story before the Cold War. The thesis is that the French defeat against Prussia was a fundamental moment in the birth of the genre, which acquired its determining characteristics during the 1870s. This article connects this moment with previous discourses on espionage. It includes: an historical contextualization of the spy novel; its manifestations from antiquity to the French XVIIth century; the importance of L'Espion Du Grand-Seigneur by Marana, of the genre of the "letters persanes" and of adventurers/writers like Goudar. It is followed by a discussion of the evolution of the meaning of the word spy, its different connotations and related discourses – erotic novels, gossip journalism, and L'Espion de police (1826) by Lamothe-Langon. The possibility of considering Cooper's The Spy (1823) as the genre's first ancestor is taken into consideration; the growing popularity of the genre is also explained, however, on the basis of Dumas's and Romand's drama, Le Bourgeois de Gand (1838), novels dealing with secret societies such as Balzac's l'Histoire des Treize in the 1830s or Sue's Le Juif errant in 1844-45, then the political dimension of Balzac's Une Ténébreuse affaire (1843) or of Dumas's and Maquet's Mémoires d'un médecin, as well as the success of Féval's Mystères de Londres (1843-1844), the conflation of the characters of the journalist and the spy in Louis Noir's Jean Chacal (1868), and finally the premises of an anti-Prussian ideology in Dumas's La Terreur prussienne (1867). Several elements prepared the way for the birth of the spy novel, without being sufficient in themselves to provoke it: its function in the art of war and police procedures; some of the great founding narratives of Western tradition; the presence of the word within literature, even though with a different meaning than the contemporary one; the appearance in the modern novel of narrative structures allowing for the tale of hidden and fearsome secret organizations... This linguistic and narrative material, however, was far from unified. We actually know very little about Prussian spies and after the defeat of 1870, French social discourse had to create a new conceptual framework for spying. There is therefore a need for historical contextualization and for questioning the ambiguities of the terminology.
En complément à un livre retraçant l'histoire de la fiction d'espionnage française avant la Guerre froide qui se fondait sur l'hypothèse du caractère déterminant de la défaire contre la Prusse dans la naissance du genre (La Cristallisation de l'ombre, PULIM, 2011), voici un article articulant à une cristallisation du genre (effectuée dans une configuration dont les éléments ne sont réunis que dans ces années 1870) l'existence de discours sur l'espionnage auparavant.
Questo articolo si situa al seguito di un libro (La Cristallisation de l'ombre, PULIM, 2011) consacrato alla storia del romanzo di spionaggio francese prima della Guerra fredda, che ipotizzava la natura determinante della sconfitta contro la Prussia nella nascita del genere. Si suggeriscono qui delle articolazioni tra il momento di cristallizzazione del genere (dovuto a una serie di elementi riunitisi solamente negli anni attorno al 1870) con l'esistenza di un discorso precedente sullo spionaggio. Si propone dapprima una contestualizzazione storica dello spionaggio romanzesco. Se ne ricordano le manifestazioni nell'antichità e nella letteratura francese fino al diciassettesimo secolo; si sottolinea l'importanza de L'Espion Du Grand-Seigneur (1684) di Marana, del genere delle lettere persiane e di scrittori avventurieri come Goudar. Si segue poi lo sviluppo della parola spia, le sue varie accezioni e i suoi correlati discorsivi – romanzo erotico, giornalismo dei pettegolezzi mondani, L'Espion de police (1826) di Lamothe-Langon. Si prende in considerazione l'idea di fare de La spia (1823) di Cooper un antesignano del genere, ma si mosta anche come un dramma in cinque atti di Dumas e Romand, Le Bourgeois de Gand (1838), dei romanzi su società segrete (come l'Histoire des Treize di Balzac negli anni 1830 o Le Juif errant, 1844-45, d Sue, poi la dimensione politica di Une Ténébreuse affaire (1843), sempre di Balzac, o del Giuseppe Balsamo di Dumas e Maquet, il successo dei Mystères de Londres (1843-1844) di Féval, l'incrocio dello spionaggio e del giornalismo nel Jean Chacal (1868) di Louis Noir, le premesse di un'ideologia antiprussiana nella Terreur prussienne (1867) di Dumas, hanno tutti contribuito allo sviluppo del genere. Una funzione nata dall'arte della guerra, dalle tecniche di polizia, da alcuni dei grandi testi fondatori della tradizione narrativa occidentale; una parola già individualizzata dalla letteratura, ma con accezioni molto differenti da quella moderna; delle strutture narrative del romanzo moderno in via di formazione che permettono di creare il racconto di un potere sotterraneo, tanto più temuto in quanto agisce nell'ombra)...: condizioni necessarie ma ancora insufficienti. Materiale linguistico e narrativo ancora sparso. In effetti, non si conosce granchè dello spionaggio prussiano e, dopo la sconfitta del 1870, il discorso sociale francese ha bisogno di costruire il concetto di spia. Spiare, significa dunque anche un modo di comporre storicamente determinato; è offrire una parola ambigua all'interpretazione degli ingenui e di coloro che la possono cogliere al balzo.
En complément à un livre retraçant l'histoire de la fiction d'espionnage française avant la Guerre froide qui se fondait sur l'hypothèse du caractère déterminant de la défaire contre la Prusse dans la naissance du genre (La Cristallisation de l'ombre, PULIM, 2011), voici un article articulant à une cristallisation du genre (effectuée dans une configuration dont les éléments ne sont réunis que dans ces années 1870) l'existence de discours sur l'espionnage auparavant.
Questo articolo si situa al seguito di un libro (La Cristallisation de l'ombre, PULIM, 2011) consacrato alla storia del romanzo di spionaggio francese prima della Guerra fredda, che ipotizzava la natura determinante della sconfitta contro la Prussia nella nascita del genere. Si suggeriscono qui delle articolazioni tra il momento di cristallizzazione del genere (dovuto a una serie di elementi riunitisi solamente negli anni attorno al 1870) con l'esistenza di un discorso precedente sullo spionaggio. Si propone dapprima una contestualizzazione storica dello spionaggio romanzesco. Se ne ricordano le manifestazioni nell'antichità e nella letteratura francese fino al diciassettesimo secolo; si sottolinea l'importanza de L'Espion Du Grand-Seigneur (1684) di Marana, del genere delle lettere persiane e di scrittori avventurieri come Goudar. Si segue poi lo sviluppo della parola spia, le sue varie accezioni e i suoi correlati discorsivi – romanzo erotico, giornalismo dei pettegolezzi mondani, L'Espion de police (1826) di Lamothe-Langon. Si prende in considerazione l'idea di fare de La spia (1823) di Cooper un antesignano del genere, ma si mosta anche come un dramma in cinque atti di Dumas e Romand, Le Bourgeois de Gand (1838), dei romanzi su società segrete (come l'Histoire des Treize di Balzac negli anni 1830 o Le Juif errant, 1844-45, d Sue, poi la dimensione politica di Une Ténébreuse affaire (1843), sempre di Balzac, o del Giuseppe Balsamo di Dumas e Maquet, il successo dei Mystères de Londres (1843-1844) di Féval, l'incrocio dello spionaggio e del giornalismo nel Jean Chacal (1868) di Louis Noir, le premesse di un'ideologia antiprussiana nella Terreur prussienne (1867) di Dumas, hanno tutti contribuito allo sviluppo del genere. Una funzione nata dall'arte della guerra, dalle tecniche di polizia, da alcuni dei grandi testi fondatori della tradizione narrativa occidentale; una parola già individualizzata dalla letteratura, ma con accezioni molto differenti da quella moderna; delle strutture narrative del romanzo moderno in via di formazione che permettono di creare il racconto di un potere sotterraneo, tanto più temuto in quanto agisce nell'ombra)...: condizioni necessarie ma ancora insufficienti. Materiale linguistico e narrativo ancora sparso. In effetti, non si conosce granchè dello spionaggio prussiano e, dopo la sconfitta del 1870, il discorso sociale francese ha bisogno di costruire il concetto di spia. Spiare, significa dunque anche un modo di comporre storicamente determinato; è offrire una parola ambigua all'interpretazione degli ingenui e di coloro che la possono cogliere al balzo.
Description
Keywords
French literature, 1700-1799, Montesquieu, Charles Louis de Secondat, baron de la Brède et de (1689-1755), Lettres persanes (1721), fiction, treatment of espionage, relationship to deception, compared to Dumas père, Alexandre (1802-1870), Le Comte de Monte-Cristo (1844-45), The Count of Monte Cristo, Sue, Eugène (1804-1857), Le Juif errant (1844-45)
Citation
Bleton, Paul. Ce qu'espionner veut dire. Belphégor: Littérature Populaire et Culture Médiatique. 10.1 (2011). Web.